Che le persone di vertice nella grande banca d’affari JP Morgan appartengano all’élite che “fa” il mondo (come letteralmente detto al World Economic Forum di Davos) non è in discussione.

In Italia JP Morgan è in ogni settore ed affare di Stato che richieda “intermediazione” di un soggetto finanziario.
E’ anche in ogni curriculum delle persone nei posti chiave di settori pubblici e “pseudo-privati”, o è stato datore di lavoro di chi ha contato in quei settori, sicuramente nel futuro di molti politici come è facile prevedere: le famose porte scorrevoli, ormai alla luce del sole.

In questo bell’articolo di previsioni catastrofiche c’è tutta l’ipocrisia di chi, spacciandosi per tecnico neutro (lo sono tutti, vero?), vede “situazioni di mercato” e non devastazione sociale indotta.

Visto che prevedono l’ovvio pensiamo che il loro intento sia di farsi percepire come osservatori esterni di eventi e processi che sanno finemente analizzare al fine di tutelare la clientela.

Se dopo secoli le persone comuni non vedono che ne sono invece progettisti e motore, non analisti esterni, è per mancanza di quella conoscenza sul denaro che divide il vertice, loro, dalla base, noi.

L’uragano è spinto da venti finanziari che soffiano ad arte su ogni aspetto della vita reale: conviene prendere sul serio la previsione, e mettersi all’opera.