Nei tg di ogni rete tv e radio si ascoltano notizie ormai solo negative, su ogni fronte: economico, militare, sociale, sanitario (verso la primavera-estate sempre meno) insomma un piano inclinato senza apparente possibilità di soluzione.
Oggi dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, apprendiamo che la velocità del declino aumenta: https://www.milanofinanza.it/news/bonomi-meta-degli-impianti-industriali-rischia-di-andare-a-scartamento-ridotto-202204041453583093
“….ha spiegato Bonomi, osservando che il 16% delle aziende italiane, già oggi, ha sospeso o ridotto le produzione “e se proseguiremo con queste condizioni, nei prossimi tre mesi, un altro 30% delle imprese italiane ridurrà o sospenderà le produzioni: vuol dire che metà degli impianti industriali andrà a scartamento ridotto. E questo è un problema non solo per le imprese, è un problema per il Paese”, ha avvertito.”
Le conseguenze saranno drammatiche, se non ci saranno correttivi dettati dal semplice buon senso, sempre che sia quella la direzione perseguita: visti i provvedimenti di natura politica non ne siamo certi. Quello di cui siamo certi è che la necessità di una organizzazione territoriale di mutuo sostegno economico (e di mutuo credito) saranno indispensabili, come testimoniano le decine di iniziative in tal senso, seppur prive di strumenti adeguati.