Secondo le ultime stime dell’ISTAT il PIL nel 2021 è cresciuto del 6,4% (https://www.istat.it/it/archivio/265864), e l’inflazione è cresciuta nel 2021 del 3,9% (https://www.istat.it/it/archivio/265512).
Tutti i media si sono affrettati a comunicare la crescita del PIL senza considerare la crescita dell’inflazione, ma l’inflazione è nota come il deflatore del PIL, ossia se si vuole considerare il PIL in termini reali e poterlo dunque confrontare in serie storica, è necessario calcolarlo al netto dell’inflazione per poter confrontare quanto effettivamente, ossia realmente, sia cresciuto rispetto agli anni precedenti.

Non a caso l’ISTAT comunica i conti economici trimestrali esattamente in questo modo, ossia riportando sia la crescita nominale del PIL su base annua, sia la variazione del PIL reale al netto del deflatore.

L’ultima comunicazione ISTAT è relativa al terzo trimestre 2021 (https://www.istat.it/it/archivio/264163) e ci indica che sebbene il PIL nominale su base annua sia cresciuto del 6,2%, in valori concatenati con anno di riferimento 2015, ossia applicando il deflatore e dunque calcolando la variazione del PIL in termini reali al netto dell’inflazione, il PIL è cresciuto su base annua del 3,9%.
Ciò, lungi dall’essere un errore o una incoerenza nel testo pubblicato dall’ISTAT, si spiega applicando il valore dell’inflazione nota al momento della pubblicazione, che era stimata pari al 2,3%. Dunque 6,2 – 2,3 = 3,9, ossia la variazione in termini reali del PIL su base annua.
Anche se i dati ufficiali del IV trimestre 2021 saranno pubblicati in via definitiva solo a Marzo 2022, sappiamo che la stima dell’ISTAT in relazione alla crescita del PIL nel IV trimestre 2021 è del 6,4%, mentre l’inflazione a Dicembre 2021 è stimata al 3,9%.
Dunque rispetto al terzo trimestre 2021, in cui la variazione del PIL in termini reali è stata del 3,9%, se questi dati fossero confermati anche a Marzo 2022, avremmo nel IV trimestre 2021 un PIL nominale cresciuto del 6,4% su base annua, a cui dovremo sottrarre l’inflazione annua 2021 pari al 3,9%, per una variazione in termini reali del PIL 2021 pari a 6,4 – 3,9 = 2,5%.
Un giornale serio dovrebbe dunque intitolare la notizia in questo modo: “Nel IV trimestre 2021 il PIL reale cala dell’1,4%, passando dal +3,9% stimato nel III trimestre 2021 al +2,5% stimato a fine 2021 per via dell’incremento dell’inflazione, cresciuta dal 2,3% del III trimestre 2021 al 3,9% di fine 2021”.
Tuttavia, come potrete constatare, quasi tutti gli articoli citeranno il dato del PIL al suo valore nominale, quando ciò che andrebbe osservato e monitorato è la crescita reale del PIL al netto dell’inflazione.

Considerando il calo del PIL intorno al 9% nel 2020 per effetto della crisi pandemica, la crescita del 2,5% seppur positiva è ben poca cosa rispetto a quanto si è perso nel 2020.
Il PIL è cresciuto su base annua nel 2021 ma la variazione della crescita del PIL nel IV trimestre 2021 è stata negativa, e questo è ciò che andrebbe comunicato poichè è il PIL reale quello che conta e non la variazione nominale.


Variazione del PIL su base mensile (terza colonna) e su base annuale (quarta colonna).

Sembra che il vertice della nostra società stia perseguendo obiettivi opposti alla cittadinanza; urgono soluzioni, noi il nostro ce lo mettiamo!