bloombergCi sono informazioni che, purtroppo, non passano mai per i grandi media, seppure a firma Bloomberg, quindi “certificate”. Scelte consapevoli, tenendo conto di questi scenari macroeconomici, sono sempre più urgenti, e sistemi di scambio complementari all’euro lo sono ancora di più, in assenza di azioni concrete da parte di chi ne avrebbe la nostra delega “democratica”.

Riportiamo la traduzione del sito Vocidallestero.it  di cui sotto un estratto;

Un breve articolo di Bloomberg mostra che gli italiani sono i maggiori perdenti dell’era dell’euro: l’Italia è l’unico paese tra i 19 membri ad aver ancora un PIL reale pro-capite più basso rispetto a 18 anni fa, quando è stato adottato l’euro. Persino nella Grecia massacrata dalle politiche di austerità imposte dai creditori il PIL reale pro-capite è ora leggermente salito – dopo una devastante depressione –  rispetto a 18 anni fa.  Un’ulteriore conferma che per l’Italia riprendersi la propria moneta e il proprio futuro è una questione vitale.