La sensazione che non ci sono le possibilità di una rapida “ripresa” dell’economia abbraccia un numero sempre più elevato di popolazione. Questo comporta che le riflessioni su temi macroeconomici e finanziari si fanno sempre più breccia nel pensiero dell’italiano medio, alle prese con una caduta apparentemente inarrestabile del proprio standard di vita.

Gli strumenti pratici per arrestare la caduta e redistribuire il carico di ricchezza ci sono tutti, da tempo, ed il commercio compensativo, il mutuo credito e le transazioni non monetarie sono realtà che hanno raggiunto la maturità tecnologica e la sicurezza di utilizzo: aspettano solo la nostra maturazione, sperando non sia figlia del bisogno.

Crisi: Confcommercio, 15 anni per pil pro capite 2007

Consumi a livelli pre-crisi solo in 2030, redditi nel 2032

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